Comunicato
Il Dirigente Scolastico ed il Collegio dei Docenti del liceo Oberdan aderiscono al seguente appello:
"I sottoscritti istituti superiori di Trieste vogliono far sentire la propria voce in merito alla
manifestazione indetta da CasaPound in occasione del 3 novembre, data in cui commemoreremo
la conclusione della prima guerra mondiale, quando un secolo fa, dopo anni di sofferenze e milioni
di morti, venne finalmente ristabilita la pace.
Crediamo che non a caso CasaPound abbia scelto proprio Trieste, città dove il fascismo
mostrò sin dai suoi albori il suo lato più nazionalista e razzista. In nome della presunta inferiorità
delle locali popolazioni slovena e croata e della necessità di italianizzarle, il fascismo ne cancellò
cognomi e toponomastica, ne chiuse scuole e associazioni culturali e ne vietò l’attività pubblicistica
ed editoriale. Seguirono l’alleanza con il nazismo, l’infamia delle leggi razziali e la Risiera, unico
campo di sterminio su suolo italiano.
Chiediamo all'attuale amministrazione comunale se tutto questo non le sembri piuttosto
"forte", soprattutto considerando la censura del manifesto realizzato dagli studenti del Liceo
Petrarca per la mostra Razzismo in cattedra in occasione dell'80° anniversario della proclamazione
a Trieste delle leggi razziali: manifesto giudicato appunto "troppo forte" dalla suddetta
amministrazione, che ha perciò rinviato l'inaugurazione dell'evento.
A scuola non si studiano esclusivamente i contenuti dai programmi ministeriali, ma si
apprende l'importanza del rispetto delle istituzioni, si impara a essere cittadini migliori e si fanno
propri i valori fondamentali per il progresso dell'umanità, quali la pace, l'uguaglianza, la tolleranza,
l'accoglienza. Tutto ciò è quanto di più lontano possa esserci da un movimento politico che si ispira
al fascismo.
Spostare la manifestazione dal centro cittadino a una zona periferica della città non risolve il
problema. Per queste ragioni chiediamo che le autorità locali intervengano e proibiscano tale
manifestazione. Come insegna il paradosso di Karl Popper, non si deve essere tolleranti con chi è
intollerante: NO quindi a chi predica il razzismo e la violenza contro chi è diverso mirando a
riportare Trieste al periodo più buio della sua storia."
Ultima modifica il 10-11-2020