Olimpiadi delle Scienze della Terra 2013-2014

L'oberdanino Tiziano Poropat (classe III F) ha conquistato una medaglia di bronzo alle Olimpiadi Internazionali delle Scienze della Terra (IESO)  disputate dal 22 al 28 settembre 2014 nella Penisola della Maddalena a Santander (Spagna).

 

Nella foto a destra, Tiziano (secondo da destra) insieme agli altri 4 studenti italiani tra i migliori studenti d’Italia nelle Scienze della Terra, piazzatisi tra i primi 50 al mondo.

Tiziano Poropat (secondo da sinistra) alle premiazioni a Madrid

Nella foto  Tiziano Poropat (secondo da sinistra) alla premiaziane a Madrid.

Tiziano  è stato selezionato durante un lungo percorso, partito a inizio anno scolastico 2013/14. Dalle 335 scuole italiane iscritte alla dodicesima edizione delle Olimpiadi delle Scienze Naturali, sono stati inizialmente scelti circa 1500 studenti, ammessi alle fasi regionali svolte in tutta Italia l’8 aprile 2014. I migliori 100 studenti si sono quindi riuniti in una “tre giorni” di prove teoriche e pratiche a Castellammare di Stabia (Na), dove il 4 maggio 2014 Tiziano è stato  selezionato per far parte della squadra impegnata nella competizione internazionale.

 

Ai primi di luglio, assieme ad altre nove eccellenze, ha partecipato gratuitamente ad una settimana di stage di studio e ricerca presso la Sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie dell’Università di Camerino. Gli studenti sono stati seguiti da dottorandi e docenti Unicam, potendo approfondire aspetti teorici e svolgendo attività sul campo, al fine di ampliare le proprie conoscenze e abilità nelle Scienze della Terra. All’edizione spagnola delle IESO erano presenti 21 nazioni partecipanti e 5 nazioni osservatrici, senza alunni in gara, per un totale di 82 studenti e più di 80 accompagnatori.

Olimpiadi delle Scienze della Terra
Nella foto  Tiziano (secondo da destra) insieme agli altri 4 studenti  tra i migliori studenti d’Italia nelle Scienze della Terra, piazzatisi tra i primi 50 al mondo.
 

Le prove che i ragazzi hanno dovuto affrontare sono state cinque, divise su due giornate. Quest’anno gli organizzatori si sono concentrati sulla “Terra come Sistema”, integrando efficacemente nei quesiti i differenti ambiti disciplinari. Le circa 30 domande di ogni prova hanno sempre avuto un filo conduttore che le legava a un tema principale, richiedendo abilità e conoscenze, che spaziavano tra gli svariati ambiti delle Scienze della Terra. I ragazzi si sono dovuti cimentare con il viaggio di Darwin da un punto di vista geologico (meno noto di quello biologico), con le straordinarie caratteristiche paleontologiche della gola africana di Olduvai, con le innovative scoperte della sonda Curiosity sulla superficie di Marte e con il delicato equilibrio degli ambienti costieri, soggetti a correnti, venti e fenomeni di marea. 

Gli stessi ragazzi hanno infine dovuto affrontare una prova pratica, che è consistita in una “gimcana geologica” sulla stupenda Penisola della Maddalena.

Alle cinque verifiche valide per le medaglie si è poi affiancata un’ulteriore prova pratica svolta in gruppi internazionali composti da dieci studenti ciascuno, obbligatoriamente provenienti da nazioni differenti. Durante questa attività, denominata International Field Trip Investigation (IFTI), che nella fattispecie prevedeva la produzione, l’analisi e l’interpretazione di un campione stratigrafico di costa sabbiosa, i ragazzi hanno dovuto mostrare ulteriori abilità e competenze. Infatti, in un simile contesto l’aspetto che maggiormente contava è stato la capacità di interagire con i compagni stranieri, per ottenere assieme un risultato soddisfacente dal punto di vista scientifico, interessante da quello conoscitivo e coinvolgente da quello divulgativo, utilizzando rigorosamente la lingua inglese come veicolo di comunicazione.

Ultima revisione il 10-11-2020